Il Cannone al PGF
Il Paganini Genova Festival costituisce una delle pochissime occasioni in cui è possibile udire il suono del “Cannone”, il celebre violino di Guarneri del Gesù del 1743 con il quale Paganini suonò durante tutta la vita, dal 1801 al momento della morte.
Paganini, nel testamento redatto nel 1837, decise di lasciare lo strumento alla città di Genova, nella quale era nato ed a cui era rimasto legato affettivamente: “Lego il mio violino alla città di Genova, onde sia perpetuamente conservato”. Da allora il violino, ancora in condizioni di conservazione stupefacente, è curato da un liutaio conservatore che ne controlla le condizioni e provvede a mantenerlo nello stato
migliore.
Secondo le testimonianze dei violiniste che hanno avuto il privilegio di suonarlo (ai vincitori del Premio Paganini è concesso di suonarlo in pubblico una volta) il Cannone è lo strumento con la qualità di suono più straordinaria, per volume di suono – il nome di “Cannone” fu dato da Paganini per questo motivo – e per ricchezza di sfumature timbriche, pur richiedendo grande impegno da parte
dell’interprete.
Nel 2017 il Cannone fu suonato da Anna Tifu, nel 2018 da Laura Marzadori, nel 2019 da Francesca Dego, nel 2020 il lockdown per il covid fece saltare il concerto di Massimo Quarta; nel 2021 è stato Kevin Zhu ad esibirsi con il Guarneri del Gesù. Il Cannone è stato richiesto per il concerto del 5 ottobre con Giuseppe Gibboni e l’Orchestra del Carlo Felice, sotto la direzione di Donato Renzetti.